L'amicizia tra un uomo ed una donna può
essere reale? O alla fine uno si innamorerà inevitabilmente
dell'altro?
L'argomento è da sempre spinoso
ed affascinante. Diverse opinioni ci dividono, diverse esperienze ci
danno la facoltà di avere un opinione.
Il film di Giovanni Veronesi, “Una
donna per amica”, descrive, in modo ironico, le vicissitudini di
Francesco e di Claudia, due grandissimi amici, capaci di condividere
ogni attimo della vita.
Un Fabio De Luigi e una Laetitia Casta
perfetti nei loro ruoli, in grado di stupire e lasciarci ridere di
gusto.
Ma ovviamente il retroscena amaro è
lì dietro l'angolo: Francesco si illude di poter avere una
propria vita, un amore, un lavoro, senza che lei possa essere il
centro di tutto. E si lascia cullare dall'illusione, sino a quando
Claude non ritorna prepotentemente nella sua quotidianità.
Condividere ogni emozione, ogni
segreto, ogni gioia e ogni dolore, non è il punto di partenza
per la strada dell'amore?
Quanto è possibile dividerla tra
quella dell'amicizia?
Questa pellicola, prodotta dal pugliese
Domenico Procacci e girata interamente in Puglia (grazie al sostegno di Apulia Film Commision), sullo sfondo di una
bellissima Trani, è un esempio che ci induce a riflettere.
La linea di confine è così
sottile che spesso la si attraversa anche senza accorgersene e magari
è troppo tardi o non ci sono più chances.
De Luigi incarna perfettamente la parte
dell'amico più razionale, quello legato ai principi,
all'abitudine, alle cose fatte per bene. Perché un rapporto a
due è l'unione fra metà opposte o con visioni diverse.
Leatitia è la ribelle, quella
con Anna la sorellastra tossica, un marito difficile, quella in grado
di bere sino a stare male o commettere follie.
E un'amicizia, per quanto non
attraversi quel confine, è comunque un rapporto a due.
Le dinamiche sono complesse quante
quelle di due innamorati. Le difficoltà le si affrontano
insieme, si piange insieme, si ride insieme.
Si condivide ogni cosa.
Si aiuta la sorella, le si offre un
lavoro, dei soldi, la si ama come una vera sorella.
Francesco alla fine attraversa soltanto
un varco talmente vicino da essere invisibile e Claudia ne è
talmente spaventata da fuggire.
Tra risate, scene comiche si arriva ad
un epilogo inevitabile e ad una scena inusuale ma significativa.
Ciò che colpisce è il
tempo. L'uomo porta avanti la sua esistenza e la combatte, perde e
vince, lascia dietro di sé molti errori. Francesco è un
combattente, Claude è solo fuggita e quando si volta indietro
comprende di aver lasciato occasioni che avrebbero cambiato ogni
cosa.
Il famoso carpe diem non può
essere così appropriato.
E' così che il film mi appare
alla anteprima tenutosi al cinema Galleria di Bari, mercoledì
26 febbraio.
Domenico Procacci, Giovanni Veronesi,
Fabio De Luigi e Valeria Solarino (Anna) ci introducono
scherzosamente la pellicola, ringraziando le numerose partecipazioni
di attori pugliesi, come ad esempio Valentina Amore e la sua parlata
tipicamente dialettale.
Ringraziando Bari ed evitando di
parlare del Salento (conoscono la nostra rivalità), ci offrono
la possibilità di goderci un paio di ore di svago, ridendo e
riflettendo con leggerezza, tra paesaggi mozzafiato e personaggi
stravaganti (penso subito ad una bravissima Virginia Raffaele o a
Geppi Cucciari).
Perché anche i temi più
sottili possono essere affrontati con una risata.
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