Tetto di Palau Guell |
Per poter godere di tutte le sorprese
di Barcellona, probabilmente bisognerebbe fermarsi per almeno un mese
o due, o anche tutta un'intera estate; la vita e i colori della città
vi incantano a tal punto da non poterne fare a meno.
Il MACBA |
Partendo dalla Rambla de Canaletes,
seguendo le piccole viuzze caratteristiche della città, si
giunge al MACBA, il famosissimo Museo d'Arte Contemporanea in Plaça
de Angels, posto di ritrovo di molti skaters locali impegnati a
volteggiare sui gradini della moderna e bianca struttura, così
in contrasto con gli edifici storici circostanti.
Opere del MACBA |
Qui troverete l'avanguardia della scena
artistica ospitata in sale inondate di luce naturale, grazie alle
immense vetrate rivolte a sud e parecchi dipinti di artisti catalani
e spagnoli, ossatura della collezione.
Certo, per chi non è esperto o
non apprezza l'eccentricità o la singolarità dei pezzi,
potrebbe apparire una tappa piuttosto particolare o addirittura
incomprensibile (alcune opere sono davvero difficili da decifrare),
ma vi consiglio di spendere un paio di ore per gironzolare nei
corridoi di questo palazzo candido; non sarà come apprezzare i
dipinti di Picasso, ma avrete modo di scorgere rare bellezze di oltre
settant'anni d'arte contemporanea.
Dopo una breve pausa a bere sangria e
mangiare tapas in una piazza di cui non ricordo il nome (ci eravamo
perse), siamo riuscite a riprendere il tour sino ad arrivare
all'Antic Hospital de la Santa Creu, il vecchio ospedale del
quartiere, oggi famoso per essere la sede della Biblioteca della
Catalunya e dell'Institut d'Estudis Catalans. Entrando da Carrer de
l'Hospital si accede ad un bellissimo cortile alberato dall'aria
selvaggia dove si ritrovano diversi studenti e qualche appisolato
barbone, da qui potete accedere alla Biblioteca o semplicemente
godervi l'atmosfera e rilassarvi su una delle panchine del giardino,
giusto per riprendere fiato.
Tetto di Palau Guell |
Saltando il Mercato della Boqueria,
decise a vederlo con più calma, eccoci arrivare a Palau Guell,
uno dei primi capolavori di Gaudì costruito per l'industriale
Eusebi Guell. Anche se ha un'aria più austera rispetto alla
stravaganza di altre sue opere più tarde, il progetto mostra
comunque una ridda di stili: gotico, islamico, art nouveau. Il salone
è una piramide parabolica, la pareti sono archi alti tre piani
che s'incontrano formando una cupola, il tetto è un trionfo di
mosaici e di comignoli ancora più eccentrici e colorati. Pare
che Picasso cominciò il suo periodo blu nel 1902 in uno studio
dall'altra parte della strada, al 10 di Carrer Nou de la Rambla.
Cupola di Palau Guell |
La maestosità di Palau Guell
lascia senza fiato, è impossibile non innamorarsi di questa
struttura o desiderare per un attimo di vivere al suo interno. Le
immagini parlano da sole.
Da qui è possibile raggiungere
la Rambla in pochi minuti, ma abbiamo preferito allungare sino ad
arrivare ad una piccola chiesa, l'Eglesia de Sant Pau del Camp, la
più antica della chiesa il cui chiostro è il più
bell'esempio di architettura romanica della città.
Inutile dire che El Raval è un
quartiere etnico e davvero caratteristico, perdersi tra le sue
piccole strade è stata una gioia per gli occhi. Le casette, i
murales, la vita brulicante di questo luogo sono davvero singolari.
Purtroppo non è un grande esempio di sicurezza, ma ce la si
può cavare.
Strade di El Raval |
Ancora una volta Barcellona mi ha
stupita, è una città dove si lascia il cuore.
Foto di Simona De Nicolò e Ilaria Amoruso.
Foto di Simona De Nicolò e Ilaria Amoruso.
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