Lo ricordo chiaramente come fosse ieri, eppure sono passati ben più di dieci anni.
Gennaio 2002. Festività natalizie terminate da poco, tempo molto incerto, freddo. I miei genitori avevano regalato a me e mio fratello l'allora nuovissima e altamente tecnologica PlayStation 2 (che oggi è ormai antiquariato allo stato puro), pagandola qualcosa come 500.000 lire. Con essa era annesso un buono per il ritiro di un gioco a piacere in un negozio del centro cittadino; non potendoci andare da solo, avendo soltanto 9 anni, mandai i miei e mio fratello. Il quale non torno con un titolo che mi aspettavo.
Il gioco si chiamava Final Fantasy X.
Sulle prime pensai a uno scherzo. Nella mia totale ignoranza lo reputavo un gioco del genere "picchiaduro" pieno di violenza (a distanza di anni ammetto che fosse un gioco leggermente violento, ma le creature da fare fuori erano talmente inquietanti che non ci ho mai dato importanza) e schizzi di sangue. Certo non ero un amante di quei titoli, preferivo sfrecciare a 300 all'ora su qualche circuito di Gran Turismo.
Passò del tempo. Ogni tanto passavo dalla camera di mio fratello quando era il suo turno per giocare alla console. Mi appiattivo sul tappeto e guardavo lo schermo. Bella grafica, non c'è male. Ma perché quel personaggio si chiama così? Cos'è quel coso? È forte? Ok, ok, me ne vado. Non trascorse molto prima di scoprire che lui gradisse molto giocare a FFX, così feci una prova usando il suo file di salvataggio.
Amore fu dopo pochi minuti. Una facilità d'uso impressionante, ambientazioni realistiche, personaggi altrettanto. Un gioco che, nel corso dei giorni e dei mesi, ho imparato ad apprezzare in tutti i suoi aspetti e nelle sue sottigliezze, spulciando ogni suo segreto (o quasi).
Un amore che, oltre alla trama - con cambi di ritmo assolutamente azzeccati, e dal finale agrodolce che prepara il terreno al suo sequel naturale, Final Fantasy X-2 -, al sistema di combattimento - intuitivo e semplice, forse troppo razionale - e alla caratterizzazione dei personaggi - ce ne sono davvero per tutti i gusti, ma i protagonisti Tidus e Yuna sono stati realizzati così bene da ritagliarsi un posto di riguardo nell'immaginario collettivo dei fan della saga di FF -, investe e venera specialmente la colonna sonora.
Versatile, seducente, coinvolgente. Il compositore della maggior parte dei brani del gioco è Nobuo Uematsu, che in fatto di empatia è forse uno dei migliori nel settore. Ogni ambiente ha il suo sottofondo. Battaglie, spostamenti, climax ascendenti e discendenti, i singoli momenti dell'esperienza di gioco hanno una propria caratterizzazione. Caratterizzazione ancora più spinta nella versione rimasterizzata in Alta Definizione per PlayStation 3 in uscita il 21 Marzo 2014 in tutta Europa. La colonna sonora è stata riarrangiata in buona parte, usando formati digitali recenti e anche rivisitando a fondo alcune delle migliori tracce. Il risultato è semplicemente epico, ed ecco alcuni dei motivi per cui questo titolo non può mancare per nessun motivo nel catalogo di chi adora i giochi ben fatti con cui è cresciuto durante l'infanzia o l'adolescenza.
I personaggi giocabili di Final Fantasy X. Da sinistra in alto: Rikku, Yuna, Tidus, Auron. Da sinistra in basso: Kimahri, Lulu, Wakka. |
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Love At First Play - Final Fantasy X
4/
5
Oleh
Stefano Favia