Viaggiare è come
sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano
qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è
tornato.
Edgar Allan Poe
Viaggiare per ognuno di noi
può significare una cosa diversa: c'è chi viaggia per scoprire
nuovi posti, c'è chi viaggia per relax, c'è chi viaggia per
conoscere storia, usi e costumi, c'è chi viaggia per lavoro e chi
viaggia per divertimento, c'è chi viaggia per cercare un nuovo
futuro, o per ritrovare un vecchio passato.
Ma come diceva Edgar Allan
Poe, quello che accomuna tutti i viaggiatori e il ricordo del posto
in cui sono stati. Spesso viviamo più nel ricordo di un viaggio,
delle sensazioni, delle emozioni di quello che abbiamo attraversato,
che durante il viaggio stesso.
Alle volte però, abbiamo
bisogno di uno spunto per partire, di consigli, di indicazioni. Il
viaggio può essere anche un “luogo oscuro”, una avventura verso
l'ignoto, e non tutti, specie con la vita frenetica di oggi, hanno
voglia di rischiare.
Il web è ormai senza dubbio
una fonte infinita di spunti per i nostri viaggi, con mille
indicazioni e curiosità su ogni meta desideriate. E ci da anche
l'opportunità di vivere i viaggi degli altri, quando noi non
possiamo muoverci di casa, ma vogliamo lo stesso volare via, anche se
per qualche minuto, anche solo il tempo di un articolo.
Personalmente sono cresciuto
vedendo “Turisti per Caso” (il noto programma di viaggi di Syusy
Blady e Patrizio Roversi), e ho sempre ritenuto quindi che
l'esperienza degli altri, narrata direttamente da chi l'ha vissuta,
fosse più utile di una annoiata consulenza presso l'agenzia di
viaggi. Ho sempre amato il raccontare un viaggio non in maniera
enciclopedica ma arricchita da attimi di vita vissuta, ecco perché
voglio presentarvi il protagonista dell'intervista di oggi.
La community di Prudence sta
crescendo, e durante il nostro cammino stiamo incontrando molte
persone interessanti con cui condividere il nostro viaggio. Per
questo oggi abbiamo deciso di introdurvi qualcuno che vi saprà
parlare molto meglio di noi (o almeno di me), di viaggi, di mete, e
della scoperta di nuovi usi e costumi. Un blogger esperto non solo di
nuove destinazioni, ma anche di cucina, un “Mr Lifestyle” come
lui stesso si definisce.
Classe 1990, Ezio Totorizzo,
in arte Spezio, è un giovane blogger pugliese, che Prudence ha avuto
modo da poco di conoscere (attraverso i nostri amici di A..live), e
lo sapete, noi amiamo chi ama la nostra Puglia e chi si mette in
gioco portando avanti il proprio io e le proprie passioni.
Da Bari a Londra,
dall'Umbria a Madrid, tra un panzerotto ed una tazza di the, Spezio
racconta i suoi viaggi sul suo blog, e ci spiega con attenzioni
tradizioni e nuove tendenze.
Andiamo quindi a scoprire di
cosa si occupa direttamente dalla sua voce.
Benvenuto
su Prudence! Allora, raccontaci, come è nata l'idea di Spezio, il
tuo sito, e di cosa si occupa?
Ciao a tutti i lettori di Prudence è un piacere essere qui vostro ospite. L'idea di aprire un blog è arrivata qualche anno fa, dopo aver vissuto per un po' a Brighton ed aver conosciuto un sacco di persone da un sacco di parti del mondo. Avevo voglia di raccontare di viaggi, di emozioni, di speziare il quotidiano e per questo, mentre preparavo il mio ultimo esame di arabo per la triennale ho deciso di creare questo rifugio: www.spezio.it
Come è nata la passione
per i viaggi?
La passione per i viaggi mi ha sempre caratterizzato. Viaggio solo da quando ho 14 anni. I primi viaggi fatti sono state vacanze studio in Irlanda ed Inghilterra e questo devo dire mi ha aiutato parecchio a crescere e maturare. All'inizio ho legato la passione per le lingue straniere al viaggio, dopo però ho sentito la necessità di avere sempre una valigia pronta. sotto il letto per poter partire quando ho bisogno.
Da cosa nasce l'idea di
un nuovo viaggio?
L'idea per un viaggio nasce solitamente da un bisogno che si sente. Ci sono momenti dove si è alla ricerca di qualcosa di particolare e solo in viaggio puoi trovare la cosa giusta per te. Ci sono momenti in cui si ha voglia di star soli e per questo bisogna solo prendere uno zaino e partire oppure momenti in cui si ha voglia di esser in compagnia allora le reunion con gli amici sono l'ideale. Io però passo parecchio tempo a cercare dettagli particolari di posti nuovi e cerco di programmare e mettere in scaletta quelli realizzabili nell'immediato e quelli da realizzare a lungo termine.
Quale è stata la tua
meta preferita, che ti ha stregato, il posto in cui torneresti
sempre?
C'è un posto nel mondo dove mi sento veramente a casa: Brighton.Appena posso prendo il primo aereo e volo lì. Non so spiegarlo ma Brighton è il posto dove ho lasciato una parte di me. Ho vissuto qui per qualche mese ed ho conosciuto delle persone fantastiche. E' il posto ideale perché è una città eccentrica, qualche volta eccessiva, a misura d'uomo, ma soprattutto con il mare. Starei ore nei Lanes a perdermi tra i negozi vintage, dell'usato, le bancarelle di dischi. E' piena di artisti di strada e di storie da osservare. Tutti dovrebbero andarci.
C'è un posto in cui non
torneresti mai più?
Non ho un posto dove proprio non ci tornerei perché penso che le città si possono sempre riscoprire, basta osservarle da un'altra prospettiva. Per questo dico il posto al quale dovrò dare un'altra possibilità è sicuramente il Montenegro. Un posto ricco di natura da scoprire, mare davvero bello, ma con una gestione del turismo che snatura i ritmi del paese.
Come ti rapporti con
l'uso del web per descrivere i tuoi viaggi? Lo vivi come un diario
condiviso con i lettori, o come un servizio di informazione?
Non è semplice trovare il giusto equilibrio tra scrittura e web. Diciamo che, quando parlo di viaggi, solitamente cerco di dare il mio punto di vista, raccontando i dettagli che hanno fatto la differenza per me in una destinazione. Per questo cerco di trovare sempre un compromesso tra il raccontare le emozioni provate e fornire le informazioni utili per organizzare un viaggio.
Nel tuo sito ti troviamo
in tre vesti: il narratore di viaggi e mete, l'amante del cibo e dei
piatti tradizionali, e il mr lifestyle. Come si collegano i tre
aspetti?
Sono un MrLifestyle che parla di viaggi e strizza l'occhio al FOOD. Questa è la sintesi perfetta. Perché adoro parlare di viaggi, di mete e nuove destinazioni, ma il modo migliore per descrivere una nuova cultura o posto è raccontare le abitudini a tavola e le ricette tipiche. Qualche volta capita di vivere delle esperienze uniche, avventure da raccontare e ricordare per la particolarità per questo ho deciso di aggiungere la categoria LIfeStyle al blog.
Prudence tratta di
cultura, da quella più classica a quella più pop. Quanto pensi sia
importante conoscere la cultura di un posto che si visita? E quanto
si impara essendo sul posto?
E' fondamentale conoscere la cultura di un posto perché questo ci potrebbe aiutare ad essere più rispettosi nel soggiorno in uno stato diverso dal nostro. Per imparare però veramente a capire come pensa un popolo, le sue tradizioni, bisogna andare sul posto ed imparare. Io ho sempre preferito avere un contatto diretto con le persone del posto nei miei viaggi per questo in alcuni soggiorni come quelli in Inghilterra ho deciso di vivere in famiglia per poter assaporare il quotidiano.
Quanto è importante la
tua diretta esperienza emotiva nel raccontare un viaggio? Ti piace
lasciarti andare a osservazioni personali, e momenti più intimi, nei
tuoi articoli, o preferisci restare sempre un pizzico più
distaccato?
Un blogger dovrebbe dare quel qualcosa in più ad una persona e spingerlo a visitare il tuo sito e non comprare una guida, oppure a visitare il suo sito dopo aver comprato una guida. Io personalmente mi lascio andare alle emozioni perché penso che non leggerei mai un blog senza sentimento e passione. Certo ci sono delle informazioni più pratiche che non hanno bisogno di trasporto, per questo alla fine dei post inserisco lo SPEZIO CONSIGLIA...
Quale viaggio hai ancora
nel cassetto, perché aspetti il momento giusto per farlo?
Il cassetto di un travel blogger è sempre pieno. Ho un sacco di posti nella mia wish list, ma quando si vuole viaggiare si impara anche a lasciarsi scegliere dai viaggi, che possono arrivare sempre ed inaspettati.Vorrei tanto viaggiare a Nord, alla ricerca della natura selvaggia, ma ho anche tanta voglia di Asia. Sono ormai passati 3 anni dal mio ultimo viaggio negli Stati Uniti e mi farebbe un sacco piacere tornarci.E poi in onore dei miei studi in arabistica, vorrei tanto visitare più paesi arabi.
Essere “prudenti”
quando si viaggia serve, o bisogna lasciarsi andare totalmente
all'istinto?
La prudenza è sempre necessaria quando si è in viaggio. Bisogna sempre essere prudenti, e prendere le giuste misura in base al tipo di viaggio che si è scelto. Questo però non deve diventare un limite per il soggiorno. Bisogna lasciarsi andare e sentirsi parte del contesto in cui ci ritrova. Magari un consiglio potrebbe essere sentire qualcuno che è già stato nel posto che abbiamo scelto per avere maggiori informazioni ed essere più tranquilli.
Tre termini per
descrivere Spezio.
Curioso perché penso che la curiosità muova qualsiasi cosa. Bisogna avere sempre voglia di conoscere, scoprire e incontrare.Solare perché mi piace sempre fare un sorriso alla vita e magari far delle grasse risate in compagnia, di quelle che ti fanno venire i dolori alla pancia.Coinvolgente perché mi piace trascinare tutti un po' nella mia follia e cercare di entusiasmare con il mio modo di fare chi mi è attorno.
Potete
trovare Spezio su http://www.spezio.it
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Interviste Prudenti: Spezio.
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Oleh
spiceboy88