Cari prudenti, Halloween, è quasi
vicino, anzi vicinissimo, mancano pochissime ore alla festa più
inquietante dell'anno. Per l'occasione ho scelto un'argomento
abbastanza creepy: i doppelgänger,
che ultimamente vanno molto di moda soprattutto nei telefilm, come
The Vampire Diaries, e Ravenswood.
Questo mito però ha origini ben più
antiche di quanto si possa pensare. Il termine doppelgänger,
deriva dal tedesco doppel ("doppio") e Gänger
("che va", "che passa", da gehen,
"andare"), e indica, il fenomeno del così detto gemello
malvagio, o la visione del proprio riflesso con la coda dell'occhio.
E' possibile ritrovare qualche testimonianza, nell'antico Egitto,
esattamente nel mito “The Greek Princess”. Il mito è una
rielaborazione della Guerra di Troia secondo un punto di vista
egiziano, nel quale si narra che venne inviato a Paride un Ka
(doppelgänger),
di Elena per sedurlo e per fermare la guerra di Troia.
How They Met Themselves D.G.Rossetti (1864) |
Questo tema è giunto fino al nord
Europa, e come molti di questi fenomeni paranormali, si sono venute a
creare non poche leggende folkroristice, una delle tante è che una
volta incontrati il proprio doppio spettrale si è perseguitati per
sempre, oppure che l'incontro con la propria copia sia un
semplicissimo presagio di morte imminente.
Nel corso dei secoli, scrittori e
sceneggiatori ci hanno fornito molteplici interpretazioni, e hanno
contribuito ad impreziosire sempre più questa leggenda.
Screencap dal film Dorian Gray (2009) |
Uno degli esempi più famosi e più
emblematici è “Il Ritratto di Dorian Gray” di
Oscar Wilde. Non ci avevate mai pensato vero? L'idea classica del
doppio c'è, la cattiverie pure, la doppia personalità anche, cambia
solo il modo in cui doppi vengono mostrati: uno è reale, mentre
l'altro è un quadro che ha fattezze identiche a Dorian. Il tutto
inoltre è accentuato maggiormente dal concetto dell'esteta, e da una
filosofia di vita abbastanza fuori dalle righe, ma questo è un altro
discorso.
Fan-Made The Black Swan (2010) |
Anche
nel mondo del cinema il tema del doppelgänger
si è costruito la sua identità. Uno degli esempi più moderni, che
ha attinto a piene mani dalla mitologia, e ne ha rielaborato il
concetto anche sul piano psicologico è “The
Black Swan” di
Darren Aronofsky.
Nina,
protagonista del film, è una giovane ballerina che danza in una
compagnia di New York. Il suo sogno è quello di interpretare i due
cigni nell'opera “Il lago dei cigni”. Il suo desiderio sembra
realizzarsi quando il direttore decide di nominare lei come prima
ballerina, ma ben presto l'uomo capirà che forse sceglierla non sia
stata un'ottima idea, in quanto non riesce a trasmettere la
sensualità e l'erotismo del cigno nero. Da qui nascerà un intenso e
travagliato dibattito interiore che si concluderà in modo tragico.
E
se invece i nostri doppi incontrassero il mondo della magia, dei
vampiri e delle streghe, cosa ne uscirebbe?
Infinite
variazioni e storie, che vanno dalla clonazione di una persona, alla
creazione di una doppio, anzi di un mondo creato ad immagine e
somiglianza, solo che capovolto come moralità.
Credo
di avervi trattenuti abbastanza dal vostro Halloween con i miei
doppelgänger.
Ci rivediamo a Novembre con nuove storie e nuove avventure.
p.s. Guardatevi attorno mentre fate dolcetto o scherzetto, perchè potreste trovare un vostro doppelgänger.
p.s. Guardatevi attorno mentre fate dolcetto o scherzetto, perchè potreste trovare un vostro doppelgänger.
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I Doppelgänger: tra mitologia e cinema
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5
Oleh
Pietro M